Dal 28 settembre esposizione a Piacenza: Colori e Voci – Ensemble

Fedora Spinelli espone dal 28 al 10 ottobre 2019 a Piacenza presso lo STUDIO C

Rassegna stampa

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Dal 28 al 10 ottobre 2019 esposizione delle opere di Fedora Spinelli presso STUDIO C – Galleria d’arte a Piacenza.

Reading dell’attore GIGI MINISCHETTI di alcune liriche dell’artista.

Presenta il critico d’arte Luciano Carini

Per info cell. 348 8703060

STUDIO C – Galleria d’arte – Piacenza – Via G. Campesio

email: studio.c.immagine@g,mail.com

Alla Galleria d’Arte contemporanea “STUDIO C” fino al 10 ottobre

NELLE SUGGESTIVE VISIONI DI FEDORA SPINELLI  LA FORZA ESPLOSIVA DEL COLORE E LA DELICATA LEGGEREZZA DELLA POESIA

Si inaugura oggi, alle ore 18, “Colori e voci – Ensemble”, mostra personale di Fedora Spinelli. Nata a San Severo (Foggia) dove anche oggi vive e lavora, Fedora Spinelli è un nome importante del panorama artistico nazionale con alle spalle un variegato e intenso curriculum critico-espositivo.Da segnalare, nel corso dell’inaugurazione, il reading dell’attore Gigi Minischetti di alcune liriche dell’artista.

Alla Galleria d’arte contemporanea “Studio C” di via Giovanni Campesio 39 si inaugura oggi, alle ore 18, la mostra personale di Fedora Spinelli dal titolo “Colori e voci – Ensemble”.

Ritorna dunque a Piacenza Fedora Spinelli, dopo la fugace ma significativa apparizione nella rassegna “Sei Maestri del Contemporaneo in mostra” dove le sue opere avevano profondamente colpito e interessato critici d’arte, esperti e collezionisti.

Vi ritorna, questa volta, con un’intera mostra personale dedicata all’ultimo periodo della sua produzione, ponendo sul tappeto nuove domande, nuovi input, nuovi e avvincenti interrogativi su vita, arte, cultura e poesia.

Nata a San Severo (Foggia), dove anche oggi vive e lavora, Fedora Spinelli è ormai un nome importante del panorama artstico nazionale e vanta dunque un variegato e interessante curriculum critico-espositivo fatto di mostre, personali e collettive, tenute in tutta Italia e nelle principali capitali d’Europa. Da segnalare, inoltre, un lungo e costruttivo periodo dedicato al “Metaformismo” di Giulia Sillato e il suo impegno nell’aderire alle mostre e alle varie iniziative del gruppo. Articolato e complesso anche il suo percorso artistico che, dopo il traguardo accademico, ha spaziato dall’insegnamento alla pittura e alla poesia con momenti di forte e sentito impegno culturale e di intenso e meditato lirismo. Artista a tutto tondo, dunque, carica di vitalità ed energia e ancora oggi incessantemente impegnata a creare e produrre in un vero e proprio vortice multidisciplinare dove i vari ambiti (pittura, letteratura e poesia) si fanno “vasi comunicanti” dialogando tra loro, dando vita ad un’unica, grande vena espressiva. Appassionata del suo lavoro, ha sempre proceduto con metodo e rigore quasi scientifici affrontando varie tematiche, analizzando argomenti, entrando direttamente, con coraggio e intelligenza, nelle più svariate problematiche del nostro tempo. Ha sempre proceduto per cicli, Fedora Spinelli, seguendo sempre il suo stile, il suo linguaggio, il suo modo di intendere e concepire la comunicazione artistica, un insieme di Astrattismo e Informale di straordinario gusto estetico, ma con caratteristiche e risultati del tutto personali perchè fortemente giocati sull’stinto e le emozioni, sulla lettura e l’interpretazione dell’interiorità, sulla magica e straordinaria forza del sentire poetico. Una ricerca prolungata e continua del segno, del colore e del gesto che, nel tempo, è giunta ad una maturità piena e che si manifesta chiaramente nella potenza della scala cromatica, nella leggerezza e delicatezza dei tracciati, nell’eleganza delle forme adottate. Dai dipinti di Fedora Spinelli si dipartono vere e proprie esplosioni di colore, improvvise aperture e squarci di profondità che aprono a mondi sconfinati e sconosciuti che diventano simbolo e metafora dell’ignoto e dell’inconscio. Sono paesaggi interiori, visioni dell’anima, emozioni intense e sentite espresse con rapidità e immediatezza seguendo il libero istinto, l’esperienza, la pura creatività, l’ispirazione del momento. Così facendo, colore e gesto vengono a costituire intime e suggestive atmosfere di un simbolismo ancora e sempre presente all’interno del quale, spesso, permangono tracce leggere ed evanescenti di realtà capaci di creare un ponte di comunicazione tra il visibile e il non visibile, tra spirito e materia. Leggero e raffinato il suo segno che traccia percorsi, traiettorie e variazioni strutturali dell’immagine e dinamizza lo spazio seguendo opposte e contrastanti tensioni. In queste particolari costruzioni sembra di avvertire un’atmosfera quasi musicale, una vera e propria partitura d’orchestra (Kandinskij) dove i segni e i colori, i filamenti e le controllate colature, oscillando da una parte all’altra della superficie, disegnano eleganti movenze e ritmiche tessiture. In questa mostra piacentina, Fedora Spinelli presenta una nutrita serie di dipinti di forma circolare, meglio conosciuti con il nome tecnico di “tondi”. E di tondi è letteralmente intrisa la “grande” Storia dell’Arte. Basti, a questo proposito, ricordare il tondo Doni di Michelangelo, la Madonna del Magnificat di Botticelli, la Madonna della Seggiola di Raffaello, i tondi in ceramica invetriata dei Della Robbia e si potrebbe continuare ancora per lungo tempo. Perchè dunque la forma circolare di queste opere? Il cerchio, come si sa, è figura perfetta, non ha inizio né fine, non ha lati o ne ha infiniti e proprio l’infinito esso vuole rappresentare. Circolare è inoltre la volta del cielo, la terra, il ciclo della vita e delle stagioni, il percorso del sole e tutto l’ordine cosmico. Circolare, infine, è anche l’arte quando le varie espressioni che la compongono (pittura, scultura, musica, poesia, letteratura ecc. ecc.) diventano un unicum capace di interagire per raggiungere bellezza, armonia ed equilibrio (Arte totale).

La rassegna, che sarà introdotta dal critico d’arte Luciano Carini, chiuderà il 10 ottobre.

Orari: feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30

           Lunedì, giorno di chiusura

                                                                                                   Luciano Carini

Fedora Spinelli (FG): artista pugliese che vive e lavora a San Severo (FG), Fedora Spinelli vanta un variegato e interessante curriculum critico-espositivo fatto di innumerevoli mostre, personali e collettive, tenute in tutta Italia e nelle principali capitali d’Europa. Da segnalare inoltre un lungo e costruttivo periodo dedicato al Metaformismo di Giulia Sillato e il suo impegno nell’aderire alle mostre e alle varie iniziative del gruppo. Articolato e complesso anche il suo percorsoartistico che, dopo il traguardo accademico,  ha conosciuto vari momenti  e ha spaziato dall’insegnamento alla pittura con periodi di forte lirismo dedicati anche alla poesia. Gradualmente e attraverso un’approfondita opera di studio e ricerca, la nostra artista è così pervenuta ad un’espressione originale ed autentica al cui interno convivono diversificate tecniche espressive (olio, smalto e affresco). Espressione senza dubbio Astratta, quella di Fedora Spinelli, con evidenti richiami all’Informale soprattutto quando, con libertà gestuale e freschezza di tocco, libera sulla tela emozionate e suggestive pennellate, morbidi tracciati, reticoli e percorsi. Con le sue opere Fedora attira così lo sguardo dell’osservatore all’interno della sua trama visiva e dentro l’illusoria dimensione dello spazio della rappresentazione in una scansione geometrica senza fine e in una prolungata vertigine prospettica capace di stupire e creare magiche e strordinarie sensazioni.